Articolo del 15 luglio 2024 – Il Ticino
Pavia, a settembre l’inaugurazione al S. Caterina del Centro Studi di legislazione antimafia “Virginio Rognoni”
ll Collegio e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia danno vita a un polo di eccellenza

Il Centro Studi di legislazione antimafia “Virginio Rognoni” (nella foto) sarà inaugurato a settembre nel Collegio Santa Caterina da Siena di Pavia, con una cerimonia a cui parteciperanno personalità del mondo accademico, giuridico e politico e rappresentanti di istituzioni impegnate nella lotta antimafia. Un progetto nato dalla collaborazione tra il Collegio voluto a Pavia da Papa Paolo VI e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che sin dalla sua nascita, nel 1992, sostiene progetti di utilità sociale, culturale e di sviluppo economico del territorio. Il Centro Studi, intitolato ad un pavese che fu uno dei protagonisti della storia politica della seconda metà del Novecento e simbolo della lotta alla criminalità organizzata (fu padre della Legge Rognoni-La Torre del 1982), nasce per offrire un contributo significativo alla comprensione e al contrasto dei fenomeni mafiosi attraverso la formazione, la ricerca, la documentazione e l’evoluzione normativa.
“Siamo onorati di aderire a questa iniziativa che ha più significati, da quello scientifico, e quindi dello studio della Legislazione Antimafia, a quelli socio-politici – ha commentato il professor Mario Cera, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia -. Il Centro sarà occasione di riflessione, ma anche di memoria di una personalità istituzionale importante e alta come quella del prof. Virginio Rognoni che, peraltro, ha dato lustro alla città di Pavia e alla sua Università, sia sotto l’aspetto etico che della responsabilità al servizio dello Stato”.
“È un’iniziativa nella quale si coniuga la memoria con la base scientifica, dove la seconda è prioritaria per il lavoro svolto da Rognoni”, ha spiegato Mario Cera, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Il centro ha il fine di diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale per studiare l’agire della criminalità organizzata “che oggi apparentemente non usa violenza, quando a volte basta pronunciare un cognome per fare paura”, come ha spiegato Rosario Pantaleo, presidente della commissione Antimafia del Comune di Milano. “I temi di cultura e legalità, del contrasto alle mafie – ha detto la presidente del Collegio Santa Caterina, Enrica Chiappero – fanno parte della nostra tradizione, e l’idea è promuovere soprattutto tra i giovani, una cultura di legalità e giustizia”. Dopo oltre 14 anni di formazione universitaria dedicata al contrasto alle mafie, il collegio universitario “vuole diventare un luogo di confronto tra addetti ai lavori sulla nostra legislazione”, ha spiegato la rettrice, l’avvocato Giovanna Torre. Virginio Rognoni era convinto che la lotta alla mafia non fosse da condurre “con l’improvvisazione di reazioni di emergenza o facciata, ma con l’analisi profonda dei fenomeni, la ricerca del dialogo e la cultura della legalità”, ha detto Sonia Rognoni, professoressa e figlia dell’ex ministro.